Cantante di strada
vestita da cantante di strada
ma è il suo modo normale
lo sappiamo
disinvolta
a cantare People have the power
la sua voce solita
senza microfono
l’accompagna una chitarra –
i suoi capelli grigi
lunghi
che lei arrotola ai lati
vestita tutta di blu
stivali consumati
un fazzoletto rosso al collo
mascherina in mano
ovviamente disinvolta
se stessa insomma –
poca gente intorno
lei canta
e un po’ mima le parole
un gilet blu forse di jeans
che mi piace
P.S ho letto tutti i suoi libri. Sto leggendo l’ultimo : L’anno della scimmia
Patti Smith canta in una strada di New York “People have the power”
22 OttAscoltando The piano di Michael Nyman
16 MarVola il ricordo della danza
della spiaggia
nel luogo avverso
nemico -troppo caldo
troppa pioggia e fango –
una donna decide il silenzio
Alla radio ascolto Francis Poulenc
16 DicIn cucina ascolto Francis Poulenc alla radio
lo sguardo cade sulla finestra –
la musica illumina e dà finalmente
senso alla nebbia rada
alle chiazze di ghiaccio nel prato
ai fasci di luce nel cielo –
è un insieme che non ha bisogno
di spiegazioni e dettagli –
è musica e natura –
una visione che restituisce un significato al mondo –
intuisco che quello che chiamiamo mondo
non ha un senso fuori di sé.
Ascoltando le variazioni Goldberg
27 DicVariazioni di variazioni
nella chiesa
al freddo
variazioni –
sulle pareti affreschi
ma le note del piano
non rimangono
qui –
anche se gli affreschi
sono così belli
che c’è un orario preciso
per venire a vederli –
è che le note del piano
escono
anche se ora
è già notte
preferiscono andarsene in giro
non stare qui con noi
al freddo –
le note sono magnifiche
il pianista bravo
ma io non me ne intendo –
però mi sembra un po’ scolastico
del resto è tanto giovane –
e poi sembra andar di corsa
forse ha freddo
come noi che lo ascoltiamo
Ascoltando Bob Dylan in Mississipi
8 DicLa sua voce
così vecchia
così roca
quel vetro
terrificante
della sua gola –
che meraviglia
Improvvisazione ascoltando “When He Returns” di Bob Dylan nel sito di Maggie’s farm
24 FebDa luoghi lontani arriva la voce
ed è emozione
pura di cuore
ci crede a quello che dice-canta
a quello che crea
ci crede
è suo
è roba sua
ci spera nel Suo ritorno –
tutti speriamo in un ritorno
tutti abbiamo uno, due ritorni
che vorremmo
ognuno ha i suoi –
Bob vuole il ritorno di Cristo –
chissà se Bob ha mai letto
“Il grande inquisitore” ne I fratelli Karamazov
( “perché dunque sei venuto a darci impaccio?”)
non tutti, secondo Dostoevskij
vogliono il ritorno di Cristo –
Bob sì
e le sue parole sono così piene di speranza –
chissà se ora ci crede ancora
Dicono di Dylan
31 GenDicono che Dylan
suoni il piano da dilettante
“anche se negli ultimi tempi è migiorato”
e che suoni male anche la chitarra
poi la voce…non a tutti piace
e poi c’è il Nobel…
figuriamoci, la sua non è neanche letteratura –
ma allora cos’è
che fa esaltare chi lo ascolta?
(anche se certi testi
sono proprio difficili –
certi io non li capisco
non ci trovo il senso,
il mio senso almeno) –
cos’è allora
che lo fa star lì sul palco da decine d’anni?
Cos’è che gli fa avere fans adoranti?
Solo carisma?
Tutto carisma?
Embè, anche fosse?
è una gran cosa se fa bene alla gente
Una strada nella nebbia
14 DicSono in auto
e vado per una strada
una strada nella nebbia –
e ascolto Not dark Yet –
romantico Dylan
come questa nebbia della bassa
che in fondo amo
che potrebbe essere
una strada del suo Minnesota
(se c’è mai la nebbia)
o una strada di Kerouac
che se fosse arrivato a 75 anni
avrebbe quella voce
roca di vita
Ascoltando Not Dark Yet di Bob Dylan
1 DicSono le 16,48
e oggi sono un po’ triste
ma fuori c’è un rosa che rincuora –
che però sfuma e fra un po’
come tutto
se ne andrà –
e ascolto anche quella di Bob
di tristezza che canta la sua Not Dark Yet
e guardo in Maggie’s Farm
la traduzione italiana
e mi sento nel luogo profondo
della tristezza –
leggete e ascoltate Not Dark Yet
per piacere –
chi dice che Bob non è un poeta?
anzi ora si dice che non lo è abbastanza
lo è, ma solo un po’
ma non abbastanza –
ascoltarlo in Not Dark Yet
è guardare la mia-sua tristezza –
poi l’ultima nota
e il frinire del computer
Dylan ti piace o non ti piace
31 OttIl coraggio di essere unico chi ce l’ha?
Io no
sempre questo bisogno di assomigliare
a qualcuno, qualcosa
anche solo immaginario immaginato
ecco, essere unico, io non sono capace
ma in lui lo vedo
e quelli che stanno a dire questo sì questo no
letteratura sì o no è assurdo –
inimitabile e poi emoziona
emoziona e ti prende il cuore
e te lo porta a scrivere inventare
entrare in qualche altra parte
del tuo corpo-mente –
veicola ancora amore-pace
potere della voce
della voce
***
e poi c’è quella sua specie di noncuranza
cioè quella imperfezione
quel tipo di magnifica imperfezione
che hanno solo i grandi
quelli che se lo possono permettere –
e poi dico un’altra cosa
io che non capisco niente di musica
la band, ma si può essere più rétro di così?
E andrò a vedere chi sono –
e poi lui che canta ancora
con grande stupefacente convinzione-forza
come se non li avesse già cantati
centinaia di volte quei brani lì –
noncuranza e determinazione
nella sua voce convivono perfettamente
è questa l’armonia del mondo
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