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Tradimenti e furti

3 Mar

Dopo la partita a tennis stavamo bevendo qualcosa al bar del circolo. Maria mi fa: “Mio marito mi ha regalato un braccialetto d’oro molto costoso”. ” Ah bello, faccio io, qualche ricorrenza?” “No”, fa lei, “Il motivo è un altro. Ed è stato un vero choc conoscerlo. Il giorno dopo il regalo mi telefona una tipa e mi dice: sono stata l’amante di tuo marito per due anni, ora lui mi ha lasciato. Volevo tu lo sapessi. Ecco il motivo del regalo del braccialetto”. “Una specie di risarcimento”, faccio io. “E ora che farai?”,aggiungo. “Non lo lascio”, mi risponde Maria, “ma non sarà più come prima”. Maria mi piace soprattutto perché ha capelli biondi e lisci, a caschetto, che quando li asciuga dopo che abbiamo fatto la doccia sembra uscita dal parrucchiere. Ho ascoltato volentieri questa sua storia anche per questo. E poi nel raccoltarla non sembrava davvero addolorata per il tradimento, ho avuro l’impressione che lo fosse di più per il regalo del braccialetto.

Mentre stiamo per uscire dal circolo ho un’illuminazione. Ho lasciato la mia lacoste bianca nello spogliatoio. Era vuoto quando abbiamo fatto la doccia io e Maria. Ora la lacoste non c’è più. Qualcuno mi ha rubato la mia vecchia maglietta bagnata di sudore e puzzolente. Ecco com’è che va con le persone, ti tradiscono e ti rubano la tua vecchia lacoste.

Il rifugio, ovvero come capita di non conoscersi

18 Dic

Chi gestisce alberghi di montagna, rifugi o agriturismi si aspetta che si riempiano durante i giorni di festa. Ma non succede sempre. Una volta mi è capitato di andare in un albergo di montagna per l’ultimo dell’anno. Una grande tavola della sala da pranzo era piena di ogni ben di Dio. Ma gli avventori siamo rimasti per tutta la sera solo in due. Pare non sia una situazione così rara. C’è un rifugio sull’Appennino dove per alcuni anni gli unici avventori per il Natale sono state tre persone. Una giovane mamma e il suo bambino cenavano in un angolo, e un ragazzo che andava lì da solo in un altro. Si salutavano, ma per tre anni non hanno mai fatto amicizia. Ognuno andava a camminare o a sciare per conto proprio. Poi si ritrovavano a cena ognuno al proprio tavolo. Né alla giovane mamma né al ragazzo è mai venuto in mente in quei tre anni che ne so di dire ceniamo insieme? Non è mai capitato. Furono gli unici a frequentare quel rifugio per tre anni il 24 e il 25 Dicembre. La gente affollava quel luogo solo per Santo Stefano.
Poi successe qualcosa. Il quarto anno la giovane donna e il bambino non andarono come ogni vigilia di Natale al rifugio sull’Appennino. Erano entrambi influenzati e così annullarono la prenotazione. Il ragazzo fu quindi l’unico avventore durante il 24 e il 25 Dicembre. Poi se ne andò a sciare con alcuni amici in Trentino. E lì si mise a pensare, non sapeva neanche lui perché, a quella giovane donna che non aveva incontrato come ogni anno al rifugio sull’Appennino. La cosa, non sapeva neanche lui perché, l’inquietò. Cominciò a ruminarci sopra e a starci un po’ anche male. Lo prese una specie di ansia di sapere.Telefonò al proprietario del rifugio sull’Appennino e si fece dare il numero di telefono della giovane donna. La chiamò, le chiese come stava e chiacchierando con lei scoprì che vivevano nella stessa città. Cominciarono a uscire, si capirono, avevano entrambi la passione per la montagna, ma soprattutto si capirono e capendosi si scelsero.

Io gioco per la doccia

3 Mag

 

Per un certo periodo sono stata socia di un circolo del tennis.C’era anche una bella piscina. In quel circolo c’ho passato un sacco di tempo, domeniche, estati, serate. Giocavo a tennis, partecipavo ai tornei. Una volta ho sentito dire a uno: io gioco per la doccia. E’ una frase che non so perché mi è sempre rimasta in testa. Ogni tanto penso c’è gente che gioca per la doccia. Nella mia mente negli anni si è trasformata in una specie di stile di vita o filosofia. Un modo di affrontare la vita. Come dire non mi importa di vincere, io gioco per la doccia. Come dire per dopo. Sì, ma dopo cosa?Cioè la doccia per cosa sta in questa specie di filosofia di vita? Il premio che comunque arriva?

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