Foto di Dianella Bardelli
Cammino per strada
il sole alle spalle
guardo
mi guardo sul selciato nero
più nera
la mia ombra –
ma una striscia bianca
bene augurante
l’attraversa
Foto di Dianella Bardelli
Cammino per strada
il sole alle spalle
guardo
mi guardo sul selciato nero
più nera
la mia ombra –
ma una striscia bianca
bene augurante
l’attraversa
Tag:Aprile, campagna, improvvisazione poetica, luce, ombra, pomeriggio
Quel suggerimento mi ha dato un’idea bislacca –
analgesica inconcludente
oasi verde
occhi smaglianti ossidati
però dal troppo guardare
guardarsi addosso
che tutto vada bene
che tutto sia in ordine
guardarsi anche dentro
che tutto sia a posto
che tutto vada bene –
allarmarsi quando non è così
né il fuori né il dentro
darsi da fare
perché tutto torni come prima
ma il prima non c’è più
e l’adesso è incognito –
darsi un obiettivo, uno scopo
tipo guardare le cose mentre si passeggia
guardare le piante, le erbe, i fiori spontanei
cresciuti belli dopo la pioggia
farseli piacere
darsi il compito di farseli piacere –
se non ci fossero gli impegni
le consegne, le cose da fare
ci sarebbe solo il corpo
e lo scrivere
così senza cercare il senso
come sto facendo ora
Tag:erba, estate, fiori, guardare, improvvisazione poetica, improvvisazione: un'idea bislacca, inprovvisazione poetica, mente, natura, poesia, scrittura spirituale
Nella letteratura italiana c’è l’impero della tradizione. Molti pensano che nella poesia non si siano fatti passi avanti dopo Dante e Petrarca. Secondo loro il poeta è colui che lima i suoi versi, cioè li abbellisce. Questo avviene perché in Italia non si sa improvvisare. Si pensa che in poesia improvvisare non si possa fare. Magari in teatro sì, in poesia no. Quelli che pensano così non sanno che l’improvvisazione poetica è uno stile, fa parte di un canone un bel pò successivo a Dante e Petrarca. Fu inaugurato da Jack Kerouac e Allen Ginsberg negli USA a partire dalla metà degli anni ’40. Jack per primo capì che l’improvvisazione di scrittura è lo stile della mente. E’ il ritmo della mente. Sì, perché l’unione di cuore e pensiero ( la cosiddetta ispirazione ) produce in poesia ( ma anche in prosa ) un ritmo determinato, un andamento molto determinato ma spontaneo, che in qualto tale non si può correggere. Oppure lo si può fare in minima misura e non per abbellire, confezionare meglio il prodotto.
Tag:Allen Ginsberg, improvvisazione poetica, inprovvisazione poetica, Jack Kerouac, L'improvvisazione di scrittura è lo stile della mente, poesia
Il presente blog utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione. Navigando in ilperdilibri sei in accordo con la policy di Wordpress INFORMATIVAESCI
Il blog che si sta visitando utilizza cookies, anche di terze parti, per tracciare alcune preferenze dei visitatori e per migliorare la visualizzazione.
Pensieri a margine di quei cosi noiosi con tante pagine
The hardest thing in this world is to live in it. Be Brave. Live. For Me...
entropy for free || entropia gratis || marco giovenale & co.
Appunti di viaggio di un turista delle parole
giochi di parole
Diritti D’autore In breve: potete citare senza alterare, senza fini commerciali e riportando la fonte.
Il blog di Anna da Re
Vediamo un po'...
se non brucia un po'... che libro è?
Blog e Rivista di poesia
Portiamo parole straniere ad orecchie italiane. Un album per ogni post. Qualsiasi genere, anche quelli che non vi piacciono. Tradotti bene eh, mica con Google Translate. Per cercarle c'è un bel link là sopra, che qua non mi fa mettere una ceppa.
Il blog personale di don Fabrizio Centofanti
Una rivista che ti porta in profondità
I took a speed-reading course and read War and Peace in twenty minutes. It involves Russia.
Appunti
Commenti recenti