Archivio | novembre, 2015

Pasolini – Ginsberg, fratelli di versi

28 Nov

Un articolo bellissimo

Tutto è diverso e tutto è come prima

25 Nov

Ora
tutto è diverso
e tutto è come prima…
ma diverso
anche se è tutto come prima
è diverso
che più non potrebbe

Una luce Per Parigi

23 Nov

Copia di Nuova immagineluce dall'alto per Parigi

I like to imagine
that all the dead
I’ve known by now
fill some ancient & lost city,
& that Timour
treats them well.
( James Koller )

Versi come pattini

22 Nov

I versi li scrivo a mano
e vado  capo spesso
come si vede
c’è un perché.
Da piccola, quando andavo a pattinare sulla pista di cemento al mare d’estate dove si andava di pomeriggio ben vestiti di tutto punto, non pattinavo mai in mezzo alla pista, ma rimanevo ai bordi.  Anche se non mi attaccavo alla sbarra che circondava la pista, mi dicevo che a pattinare in mezzo alla pista ci andavano solo le bimbe brave e io non mi consideravo tale. Non so perché metto in relazione il mio scrivere versi corti, il mio andare sempre a capo con il mio pattinare sui bordi da piccola. Ora evito i bordi del quaderno come fossero un luogo di agguati e pericoli, come da bambina evitavo il centro della pista di pattinaggio come fosse un luogo di insidie, qualcosa di troppo grande o importante per me, un luogo  dove io non ero ammessa. Nessuno me lo vietava, era un divieto interiore. Pensare che una bambina piccola sentisse in se stessa gli oscuri divieti kafkiani mi fa un pò impressione. Ma è così che io ricordo. Ricostruisco. Credo.

Alcune poesie da A river I couldn’t find di James Koller

21 Nov

A river I couldn’t find
flows through my head.

You are stending
below the cottonwood tree
on the rivers’ bank.

I listen to the wind
move the tree’s leaves.

Your long dark hair
wraps around you.

I can’t see your face

22 Ottobre 2004

 Samarkand

I like to imagine
that all the dead
I’ve known by now
fill some ancient & lost city,
& that Timour
treats them well.

24 Novembre 2002

Room 104, 513 Broadway

She came to me in the night,
eighteen & naked, her red hair long
over her shoulders & breasts.

She took my cock in her hands,
I want you, she said. Let’s do it
like we did the first time.
You’re dead, I said.
It’s OK, we can do it –
she wrapped her legs around me.
We can, she said, we can.
Not me, I said, I don’t
fuck around with the dead.

I could hear trucks passing,
saw through the shades
that the sun was just up.
Bye, bye I said

Phoenix 6 Aprile 2005

We sat on the roof,
watchin the full moon pass,
the winr bottles empy.

8 Ottobre 2003
for Jeff Bryan
& Stefan Hyner

Marielle

Alla days are difficult.
Today I have flowers

1 Maggio 2005, Nyons

Polypheme surprenant acis et galatée

The four of us sit  inside, Cafe Rostrand,
look out at le Jardins & the soft rain.
Alba is perched on books on a chair,
eats vanilla & atrawberry ice cream with a spoon.
Karl & Marielle are eating baked apple pie.
I wait for my onion soup.

The four of us finally walk across the street,
through the gateway, into the gardens,
under umbrellas, is raincoats.
Alba is delighted to play in the wet gravel.
Karl leads us to the fountain,
the statues of a naked man & woman,
lying togheter at water’s edge.
You & me, he says, turning to Marielle,
I’ thin, she says.

I suppose I am beast above,
trying hard watch it all.

As the four of us move from the gardens,
we look at the exhibition,
huge photos hung on iron fence.
I note one of wedding procession
heading of a finish line ribbon.

2 Novembre 2005 Paris

 

copertina di Jim piccola

Peggio della paura

20 Nov

Peggio della paura
è il senso di perdita
d’esser derubati
di qualcosa di bello
che non ha colore
consistenza
peso –
ma passerà

Una luce per Parigi

15 Nov
Una luce per Parigi

        Una luce per Parigi

L’ultima volta delle cose

9 Nov

E poi arriva l’ultima volta –
anche per i luoghi
gli impegni
soprattutto
quelli non obbligati
che si erano scelti –
anche le persone
certo
questo è naturale
ma anche i luoghi
anche le scelte dei luoghi
dove si sono fatte
“delle cose”
per scelta
gratuitamente
ovvero
liberamente –
(etimologia di gratuitamente:
“di pura grazia” )
arriva anche qui
l’ultima volta
di quello che è stato
e sta cambiando
e non ci piace più –
i buddisti la chiamano
inpermanenza

P. P. Pasolini e l’angelico Ginsberg – sul linguaggio rivoluzionario

3 Nov
Il Libro Ignorante

Pensieri a margine di quei cosi noiosi con tante pagine

Matavitatau

The hardest thing in this world is to live in it. Be Brave. Live. For Me...

slowforward

entropy for free || entropia gratis || marco giovenale & co.

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