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L’isola, il maggio francese, la betulla e un po’ di Nepal

17 Lug

Sembra il capitolo di un romanzo, ho detto a qualcuno. Parlava del maggio francese, potrei parlare del maggio giardino e della betulla grande di là dalla rete?
Che belle le betulle, si  passeggiava per Bologna e ne vedemmo una in un piccolo cortile.
Ricordo ora altri luoghi, altre persone.
Le telefonai mentre scrivevo quel romanzo nepalese. Mi rispose fredda. Del suo di libro non volle parlare. Pensava a quell’uomo lontano come il suo rifugio, come un talismano, come una reliquia viva che salva.
Non so perché ho in mente la donna avvolta in veli trasparenti color pesca.
L’uomo dell’isola, il più amato.
In alto lei, la diva
avvolta di veli e luci
sinuosa ballava –
noi ragazzine
giù nella pista
ci muovevamo a piccoli passi
e senza sensualità

 

Incipit ( poetico) del mio romanzo inedito “I ragazzi di Kopan”

5 Ago

    Introduzione e dedica

 Hanno sonno, fame? E’ prima mattina?

Hanno freddo- per me hanno freddo-

arrivano dalla città-

hanno dormito nel loro furgone colorato

a fiori e strisce-

i bambini dormono in braccio a ragazze dai capelli spettinati lunghi-

ora il maestro parla-prima sospira-tossisce-

ha mal di gola? O è malato nei polmoni?

Parla sottovoce-emozionato davanti… davanti ai suoi discepoli,

che lui ama-

parecchi hanno mal di gola- sarà-il clima-

pregare-avere beneficio-avere una realtà-

uccellini, bimbi che urlano ma da lontano-

ridono sempre-I now..-

forse non ha voglia di insegnare-

tuona abbastanza vicino-

ci sono degli ammalati-

la realtà è il punto”-

in questo modo…

è giusto questo-

ridono, sono bambini davanti al grande nuovo gioco-piove-

le prime gocce i tuoni-

davanti al nuovo grande gioco

piove-

le prime gocce

i tuoni

animali, bambini, riti

l’idea di creazione”-

la mente crea la paura”

della mente

delle parole della mente-

la mente in se stessa è uno specchio”-

il mio specchio non mi piace-

la mia mente non mi piace-

tuona, come faranno a tornare a casa?

Assorbire la spazzatura-

la mente chiara assorbe spazzatura-

la gente dell’ Imalaya-

contemplare-

di cosa ridono?

Chi piange? Un gatto?

Come sei ragazzo che traduci?

E oggi come sei?

Cosa hai capito?

Di tutto questo?

Oggi cosa hai capito?-

gocce di pioggia pesanti

come condanne-

flusso della mia vita-

il mio corpo

gli occhi

basta?

Applaudono perché piove

 

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