Poesie Agosto 2020
16 AgoVento come di mare
22 GiuC’è un vento come di mare
c’è un’aria di quando sto al mare
o vicino al mare
ma non sul mare –
è uguale anche il suono del vento
perché anche là
nella casa vicino al mare
ci sono alberi
ma sono alberi diversi
e anche il vento forse è diverso
il vento di mare –
ma il suono è lo stesso
anche qua che siamo in campagna
Un bidone smaltato
23 SetUn bidone smaltato
un tempo d’azzurro
dalla riva
una lunga scia sulla sabbia –
come una tartaruga
che dal mare
cerca la terra
Sulla spiaggia
17 SetUna bambina vicino alla riva del mare
si è costruita una piccola fortezza di legni
raccolti qua e là sulla spiaggia
un quadrato
dove lei ci sta dentro appena
sua madre è seduta a gambe incrociate
davanti alla fortezza
e guarda la bambina.
In spiaggia
29 LugDavanti a me sdraiata su un telo colorato c’è una ragazza; la chiamo così ma forse può avere anche 40-45 anni. Il telo è arancione di cotone. Ha i capelli neri lucidi corti ma legati lo stesso in alto in un ciuffetto buffo. E’ strano, in tutti i giorni che sono qui è la prima persona di cui mi va di scrivere. E’ sdraiata a pancia in giù, s’è levato il piccolo reggiseno marrone fatto all’uncinetto, ha slip piccolissimi, il culo grosso, la schiena bella. Ha un cerchietto di perline colorate ad una caviglia, nell’altra ne ha uno marrone come quelli che porta al polso. Ha il braccio sinistro tatuato a colori verdi-rosa. Da dove sono io non si vede cosa rappresenti. Nella parte alta ha un braccialetto d’argento.Mi sa di simpatica. E’ sola, nella vita chissà.
Spiaggia di Punta Ala
27 AprSpiaggia di Punta Ala
alghe secche sottili
in volo s’alzano –
nel mare due vele bianche
Mutamento e ripetizione
4 AprLeon andò nel bosco
poi al mare
sulla piccola duna bianca
e sotto il cespuglio verde scuro –
poi tornò nel bosco
nel bosco rigoglioso
andò Leon nel capanno
che era stato un tempo
un essiccatoio di frutti di castagno –
andò nel bosco Leon
poi andò al mare
su una spiaggia assolata
all’ombra di un basso cespuglio
battuto dal vento
poi tornò al bosco
ma chiudendo gli occhi
dentro il capanno buio
vedeva orrende maschere rosse
così uscì terrorizzato dal capanno
e per dimenticarle
andò alla spiaggia
a guardare il mutamento del mare
da una piccola duna –
rimase lì a guardare il mare
e vide il mutamento
del mare, del vento, della sabbia
non guardava le persone
guardava il mutamento delle onde
da calme a grosse
gonfie, alte, strane –
vide il mutamento
gli piacque
lo trasportò dentro se stesso
e capì: qualcosa è finito –
si alzò
ma volle insistere
a non praticare il mutamento
lo riconobbe
ma non lo adottò
preferì continuare
a praticare la ripetizione –
così tornò al capanno
a rifare la solita vita
di silenzio
e ombre e sole –
chiuse gli occhi
le maschere rosse e mostruose
erano sparite
dalla sua mente –
ne fu contento
ma l’amore del silenzio
durò poco –
il mutamento lo prese
e lo potrò via.
Gigli di mare
25 LugDietro il mare
la spiaggia –
dietro la spiaggia
la pineta –
prima
in un suo piccolo spazio
tra aghi secchi di pino
gigli di mare
Maremma – Alberese
17 Lug
Ci vengo per guardare
riconoscere ulivi
se son cambiati
i pini se ci son tutti
il mare
se ancora
al pomeriggio si gonfia
d’onde alate verdi
e se la sabbia ancora le prende
le affonda
le asciuga
e poi tornano indietro –
e ancora si gonfiano
e alla spiaggia arrivano
Commenti recenti