Tag Archives: inprovvisazione poetica

Come mi vedo

27 Gen

C’è una pianta piccola di violette –
non ci sono ancora fiori
ma ci saranno –
qualche foglia secca
che non si stacca la lascio
cadrà da sola-
la terra è abbastanza umida
non ha bisogno d’acqua
solo di un aggiustatina della terra –
con le dita la livello
tutta intorno
non sarebbe necessario
ma lo faccio
perché mi piace

Adorare qualcuno è rapinarlo

20 Gen

Lei non portava slip
sotto i jeans non li portava –
era più sexy quando si spogliava per qualcuno –
più sexy con i jeans ma senza slip –
era bella lei
e carismatica
tutti cadevano ai suoi piedi
uomini e donne
e poi era molto ricca
e la sua grande casa sotto i tetti
era sempre piena di gente
che andava e veniva
mangiava e beveva
mentre lei nel suo immenso divano
riceveva tutti quelli
che la cercavano
la volevano
la adoravano –
adorare qualcuno
è rapinarlo

 

Ascoltando l’arpa di Francesco Benozzo che canta Leonard Cohen

21 Gen

Arpa

romantica

struggente

che ti porta

in posti belli

paradisi –

arpa e voce

che ti fa scuotere la testa

battere il tempo

dolce

profondo

dove porta?

“follow me…” –

In Grecia ci porta

su una spiaggia

o un monte

una collina

comunque un sentiero

salire

cercare

non trovare

“come back to the world…” –

un pozzo 

luce in fondo

pareti in mattoni

ci guardo dentro

ho paura

smetto

non lo guardo più

 

(http://www.museibologna.it/archeologico/eventi/47655/id/97277)

E Kerouac cercava Dio ovunque

29 Dic

E Kerouac cercava Dio ovunque
nell’alcool che beveva
e nella figlia identica a lui
che si era rifiutato di riconoscere –
lo cercava nella strada
nelle facce, nei corpi, negli autobus
nelle case, nei campi, nelle industrie
e lungo le ferrovie –
la strada fu il suo sentiero
il suo pellegrinaggio senza santuario
la strada era il suo Mandala
c’era lui, c’era Neal che era la vita in sé
e c’era Dio
che Jack non riuscì mai a vedere

improvvisazione: un’idea bislacca

10 Lug

Quel suggerimento mi ha dato un’idea bislacca –
analgesica inconcludente
oasi verde
occhi smaglianti ossidati

però dal troppo guardare
guardarsi addosso
che tutto vada bene
che tutto sia in ordine
guardarsi anche dentro
che tutto sia a posto
che tutto vada bene –
allarmarsi quando non è così
né il fuori né il dentro
darsi da fare
perché tutto torni come prima
ma il prima non c’è più
e l’adesso è incognito –
darsi un obiettivo, uno scopo
tipo guardare le cose mentre si passeggia
guardare le piante, le erbe, i fiori spontanei
cresciuti belli dopo la pioggia
farseli piacere
darsi il compito di farseli piacere –
se non ci fossero gli impegni
le consegne, le cose da fare
ci sarebbe solo il corpo
e lo scrivere
così senza cercare il senso
come sto facendo ora

Vita vissuta

12 Feb

Quando qualcosa
in un tempo lontano
ci ha fatto soffrire
la mente lo registra
e lì sta –
poi
ogni volta
che qualcosa di simile accade
cambiando
tempi-luoghi-persone
non è qualcosa di simile
a quella del tempo lontano
che accade
è “QUELLA”
che all’infinito
si ripete
si ripete…
lo stesso quel qualcosa
del tempo lontano
non qualcosa
che gli somiglia

Bordi di strade di campagna

30 Gen

 Bordi di strade di campagna –
mi piacciono quasi più dei prati
non sono curati
l’erba ci cresce come pare a lei
quale ci cresce lo decide la terra
coi semi spontanei portati dal vento –
I bordi delle strade di campagna
non si consumano
fitti, belli
nessuno mai ci cammina sopra –
intorno la campagna
la terra
le valli

L’improvvisazione di scrittura è lo stile della mente

13 Dic

Nella letteratura italiana  c’è l’impero della tradizione. Molti pensano che nella poesia non si siano fatti passi avanti dopo Dante e Petrarca. Secondo loro il poeta è colui che lima i suoi versi, cioè li abbellisce. Questo avviene perché in Italia non si sa improvvisare. Si pensa che in poesia improvvisare non si possa fare. Magari in teatro sì, in poesia no. Quelli che pensano così non sanno che l’improvvisazione poetica è uno stile, fa parte di un canone un bel pò successivo a Dante e Petrarca. Fu inaugurato da Jack Kerouac e Allen Ginsberg negli USA a partire dalla metà degli anni ’40. Jack per primo capì che l’improvvisazione di scrittura è lo stile della mente. E’ il ritmo della mente. Sì, perché l’unione di cuore e pensiero ( la cosiddetta ispirazione ) produce in poesia ( ma anche in prosa ) un ritmo determinato, un andamento molto determinato ma spontaneo, che in qualto tale non si può correggere. Oppure lo si può fare in minima misura e non per abbellire, confezionare meglio il prodotto.

Sotto il manto della Madonna

31 Ago

   Mettere sotto il manto della Madonna –
ho sentito dire alla radio
che ascolto in auto –
mettersi sotto il manto della Madonna:
atto verbale fisico e mentale di protezione
come prendere rifugio in BUddha

Mattino

24 Dic

Nel grigio del mattino
solo una riga rossa
traversa l’orizzonte –
subito sfuma
verso l’alto sale

Il Libro Ignorante

Pensieri a margine di quei cosi noiosi con tante pagine

Matavitatau

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Portiamo parole straniere ad orecchie italiane. Un album per ogni post. Qualsiasi genere, anche quelli che non vi piacciono. Tradotti bene eh, mica con Google Translate. Per cercarle c'è un bel link là sopra, che qua non mi fa mettere una ceppa.

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