Semplici

Più che profondi bisogna essere semplici
ma è difficile

La semplicità

Per andare all’Hospice
bisogna essere semplici –
bisogna cercarla in sè la semplicità
ci vuole tempo
arriva da sola

Una fotografia di Nicolas Feldmeyer

courtesy mc2gallery/nicolas feldmeyer

Non lo conosco
e non lo pratico
ma ho guardato una sua foto
questa –
mi ha colpito
e come per tutte le cose belle
non so perché –
mi ha  colpito come capita con le persone
quando ti colpiscono e non sai perché –
e le guardi
e più le guardi
e più ti piacciono
e ci vedi cose e mondi –
Io ci vedo
l’onestà dell’artista
la sua non affettazione
così evidente invece nei mistici
che non lo sono –

quel rettangolo di luce
il suo occhio
e il mio
e il nostro  –
dentro e fuori
montagna dentro
e fuori –
dentro
è dentro la mente
che nella luce guarda
e vede
quello che la mente vede –
La mente è buia
nel senso
del profondo e del lontano
giù, giù
dove tutto è
e si tiene –
da lì mostra la montagna
che c’è dentro di sè
nella luce
che non è quella del cielo
non è la luce del sole
è la luce e basta

Attraversare la strada

Nell’improvvisazione di scrittura lo scopo non è il bel testo. E’ il testo e basta.
Così come non c’è il bell’attraversare la strada,
ma c’è il semplice attraversare la strada,
così non c’è il bello scrivere ma semplicemente lo scrivere.

Il metodo è il non metodo

NELL’IMPROVVISAZIONE DI SCRITTURA
IL METODO E’ IL NON METODO

Hospice

A volte ascoltare
è davvero
solo
fatica
psichica

“Qui in Nepal chi viene dal Tibet conta meno di zero” di Carlo Pizzati

Chi e perché

E’ questa dunque la saggezza?
quella dei passerotti
che non si chiedono
chi e perché
getta loro  semi al mattino?

Argini verdi

Argini verdi
pieni di pioggia
ci affondi
l’acqua corre in mezzo a fili d’erba
che liberi già crescono –
l’aria è fredda
buche poco profonde
d’animali di passaggio –
I primi tempi qui in campagna
avevo lo sguardo della prima volta
e lo scrivevo –
ora ho un altro sguardo
di chi guarda
ma intanto ascolta Minoli alla radio
sembra più interessante
che guardare come un  tempo l’erba
miderella, nascosta, misconosciuta
che cresce lungo strade
di grande scorrimento –
sai, quegli angoli d’erba
di fili d’erba anche alti
verdi o già secchi
oppure un pò verdi e un pò secchi

A volte credo, a volte non credo a niente

A volte credo
a volte non credo a niente –
è un pò come con babbo natale
gli adulti vogliono
che i bimbi ci credano
così almeno per un pò
sono felici –
ma senza credere come si sta?
male