Il dolce orgasmo –
il suo inizio
poi la passione
qualche bacio –
dopo scherzare tra noi
battute, anche risate
po di nuovo carezze –
per lui ( Jarret )
orgasmo mentale prolungato –
di chi sei innamorato Keith?
Quella strada di N.Y
o il tuo studio-casa in campagna?
poi il sonno o il saluto
ciao, ciao
da solo ora –
va oltre
non vuole finire
alzarsi
andare via
altre strade
altre case –
una casa da far west
piena di polvere di terra e vento
in fondo all’orizzonte
acqua
di lago, di fiume
non è il mare tempestoso –
una piccola fresca cascata
bagnarsi, rifocillarsi
sotto la cascata –
poi riprendere il cammino
IMPROVVISAZIONE ASCOLTANDO Il CONCERTO DI COLONIA DI KEITH JARRETT
23 AprOmbra
12 FebSul tavolo davanti a me
nell’ombra
uno spicchio piccolo
di luce –
Un calabrone si tuffa
in un fiore
e se ne va
Nebbia
17 GenDalla pianura
dal macero e cespugli
giunge una nebbia bassa –
sembra polvere
alzata da zoccoli
di cavalli al galoppo
che vengono da lontano
Sono stata
30 OttSono stata una virgola
nel tuo cuore
sono stata una ciliegia bellissima
sono stata una fungo
che non si sa se mangiabile o velenoso
sono stata una donna delle caverne
sono stata uno strudel freddo
sono stata quella crema del viso di mia mamma
sono stata uno stemma
da appendere su una giacca nera
sono stata una famosa star
sono stata un’unghia del tuo piede
che ti sei tagliata
sono stata un giardino fiorito
( può continuare all’infinito perché improvvisare finisce quando uno vuole,
rileggendo l’improvvisazione dopo un po’ di tempo si conosce il senso di quel che si è scritto )
Tutto ha da essere eterno
28 OttTutto ha da essere eterno
la vecchia lampadina
sul computer
i libri preferiti
la beat generation
la mia vita
la tua
Improvvisazione durante un concerto di Keith Jarret a Ravenna nel 2010
8 MagChinato sul piano
come il piccolo Linus
cosa guarda, pensa, sente?
Lo lavora con errori frequenti
scelti, voluti, progettati-
viso affilato, lungo
come metà del suo petto-
magro, rigido
non rilassato
la vive nel corpo
( la musica )
la fa vibrare
a cenni
a scatti
e fa le cose facili
le canzonette
perché?-
i tasti come fossero corde
da far vibrare
con qualcosa
che non sono le mani
è il suo spirito
anima, amore
e spasimo-
e prende un motivo
e lo lavoro
lo alza
lo abbassa
e gli altri due
pure dietro a lui
all’unisono
uno strumento solo-
poi l’improvvisazione pura
deglutita
sputata
a balzi
( i suoi )
non è più pianoforte
non c’è più materia
solo coscienza
anima
spirito-
dove scavi?
Dove scavi?
Cosa trovi?
Cosa trovi?
Niente
niente
non importa
basta il coraggio
e la forza
la forza-
e poi esotico pensiero
oppure un amore non corrisposto-
c’è un motivo sotto
un motivo drammatico-
con quale parte del corpo suona?
Non sono le mani
l’ho detto
forse il ginocchio destro
o la bocca
quando fa aaah
prolungato, strascicato
di soddisfazione
INCOMPIUTO
2 AprIncompiuto
che non vuole finire
che non può finire
infinito dunque –
l’universo lo è
e noi siamo appunto un universo
o l’universo –
che qualcosa sia in sè compiuto
è impossibile
tutto muore ma continua –
è per questo che i buddisti
parlano di illuminazione:
qualche privilegiato
si è “compito”
con fatica o all’improvviso
Qual è la mia meta?
1 DicE’ notte, non c’è nessuno
ma mi faccio coraggio
e affronto questo buio
la piazza
poi la strada
poi i portici
ho paura
e non so nemmeno
qual è la mia meta
In un giorno come questo
7 MarIn un giorno come questo
Che c’è il sole
E non fa tanto freddo
C’è qualcosa che all’improvviso
Ritorna
È remoto e vicino
E fa stare
“sul chi va là”
Patti Smith canta in una strada di New York “People have the power”
22 OttCantante di strada
vestita da cantante di strada
ma è il suo modo normale
lo sappiamo
disinvolta
a cantare People have the power
la sua voce solita
senza microfono
l’accompagna una chitarra –
i suoi capelli grigi
lunghi
che lei arrotola ai lati
vestita tutta di blu
stivali consumati
un fazzoletto rosso al collo
mascherina in mano
ovviamente disinvolta
se stessa insomma –
poca gente intorno
lei canta
e un po’ mima le parole
un gilet blu forse di jeans
che mi piace
P.S ho letto tutti i suoi libri. Sto leggendo l’ultimo : L’anno della scimmia
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