Foto di Dianella Bardelli
Campagna scuoiata
deprivata
colorata
senza, ma anche con –
lontano
dove comincia il cielo
il verso d’oche selvatiche
Stamattina avevo in mente la canzone di Mina “Se telefonando io potessi dirti addio ti chiamerei”. Mi ripetevo mentalmente questo inizio di canzone più e più volte e intanto pulivo il bagno.
Ho pensato: Mina ha quasi sempre cantato canzoni d’amore, spesso è la protagonista del testo a soffrirne, qui no, è lei che deve lasciare un uomo, è un amore che per lei è finito anche “se è appena nato”. Si preoccupa che chi è lasciato ne soffra. C’è stato un tempo, non so quando, non so per me a quale età, in cui l’unica cosa importante erano gli amori. Il resto non esisteva. Tutte le cose per cui ci preoccupiamo oggi, guerre, politica, soldi non esistevano. A posteriori mi viene da pensare: che bel periodo…Se mai è davvero esistito. Era un po’ come da bambini quando si crede ancora a Babbo Natale.
Sono in auto
e vado per una strada
una strada nella nebbia –
e ascolto Not dark Yet –
romantico Dylan
come questa nebbia della bassa
che in fondo amo
che potrebbe essere
una strada del suo Minnesota
(se c’è mai la nebbia)
o una strada di Kerouac
che se fosse arrivato a 75 anni
avrebbe quella voce
roca di vita
bellissima recensione di Roberto Semprebene
adoro i film di Clint Eastwood
Il 15 gennaio 2009 New York visse un miracolo, unico nella storia dell’aviazione civile: l’airbus A320 in servizio per il volo US Airways 1549, pilotato dal comandante Chesley Sullenberger, riuscì in un ammaraggio d’emergenza sul fiume Hudson senza che nessuna delle 155 persone a bordo perdesse la vita. Quindici anni dopo Clint Eastwood dirige l’adattamento cinematografico dell’autobiografia di Chesley “Sully” Sullenberg, celebrando l’evento che stupì e commosse una città e una Nazione piuttosto restia a credere nei miracoli da otto anni a quella parte.
Sono le 16,48
e oggi sono un po’ triste
ma fuori c’è un rosa che rincuora –
che però sfuma e fra un po’
come tutto
se ne andrà –
e ascolto anche quella di Bob
di tristezza che canta la sua Not Dark Yet
e guardo in Maggie’s Farm
la traduzione italiana
e mi sento nel luogo profondo
della tristezza –
leggete e ascoltate Not Dark Yet
per piacere –
chi dice che Bob non è un poeta?
anzi ora si dice che non lo è abbastanza
lo è, ma solo un po’
ma non abbastanza –
ascoltarlo in Not Dark Yet
è guardare la mia-sua tristezza –
poi l’ultima nota
e il frinire del computer
Pensieri a margine di quei cosi noiosi con tante pagine
The hardest thing in this world is to live in it. Be Brave. Live. For Me...
entropy for free || entropia gratis || marco giovenale & co.
Appunti di viaggio di un turista delle parole
giochi di parole
Diritti D’autore In breve: potete citare senza alterare, senza fini commerciali e riportando la fonte.
Il blog di Anna da Re
Vediamo un po'...
se non brucia un po'... che libro è?
Blog e Rivista di poesia
Portiamo parole straniere ad orecchie italiane. Un album per ogni post. Qualsiasi genere, anche quelli che non vi piacciono. Tradotti bene eh, mica con Google Translate. Per cercarle c'è un bel link là sopra, che qua non mi fa mettere una ceppa.
Il blog personale di don Fabrizio Centofanti
Una rivista che ti porta in profondità
I took a speed-reading course and read War and Peace in twenty minutes. It involves Russia.
Appunti
Commenti recenti