Cantante di strada
vestita da cantante di strada
ma è il suo modo normale
lo sappiamo
disinvolta
a cantare People have the power
la sua voce solita
senza microfono
l’accompagna una chitarra –
i suoi capelli grigi
lunghi
che lei arrotola ai lati
vestita tutta di blu
stivali consumati
un fazzoletto rosso al collo
mascherina in mano
ovviamente disinvolta
se stessa insomma –
poca gente intorno
lei canta
e un po’ mima le parole
un gilet blu forse di jeans
che mi piace
P.S ho letto tutti i suoi libri. Sto leggendo l’ultimo : L’anno della scimmia
Patti Smith canta in una strada di New York “People have the power”
22 OttFrammenti
12 SetMi piacciono i frammenti
i romanzi incompiuti
anche i racconti
e le poesie –
il frammento è il lampo
che non si può cambiare
migliorare
tanto meno completare –
il frammento
è l’incompiuto che siamo
Una visione
20 AprBarche immense
mare
oceano
San Francisco –
le barche si alzano in volo
raggiungono il cielo –
grosse corde
le tengono salde -sicure
poi
di corsa
tornano giù
con pochi schizzi –
io dal molo le guardo
estasiata –
ce n’è una però
che non vuole volare –
c’è dentro
una ragazzina
voglio tornare a casa
dice
Adorare qualcuno è rapinarlo
20 GenLei non portava slip
sotto i jeans non li portava –
era più sexy quando si spogliava per qualcuno –
più sexy con i jeans ma senza slip –
era bella lei
e carismatica
tutti cadevano ai suoi piedi
uomini e donne
e poi era molto ricca
e la sua grande casa sotto i tetti
era sempre piena di gente
che andava e veniva
mangiava e beveva
mentre lei nel suo immenso divano
riceveva tutti quelli
che la cercavano
la volevano
la adoravano –
adorare qualcuno
è rapinarlo
LA CAPPELLA ROTHKO
14 GenCappella nera non c’è compiacimento non c’è vista udito odorato, non c’è bellezza consolazione buoni sentimenti c’è un’immagine nera o vuota che è la stessa cosa, nera o vuota nera e vuota. Trinità come una divinità davvero una divinità reale una divinità di natale da amare proprio ora proprio ora. Trinità finalmente rimasta sola invisibile come è sempre quando non è natale. Una panca per il viandante solo, sconsolato, disperato ma che ancora cerca spera anela vuole. Di fronte quello che vede sempre niente di ammirevole consolante niente di visibile reale immaginato. Niente sembianza che nasconda solo questo nero blu luminoso da guardare per vedere per vedersi non sono porte non danno accesso non portano da qualche parte non celano il divino non sono il tabernacolo ma sono tre. il pavimento rosa è una nuvola su cui galleggiamo tutti pericolosamente ma anche tranquillamente un’ombra sola il resto è luce.
N.B non posso riprodurre la fotografia della Cappella Rothko qui per via del copyright, ma la potete vedere qui:
https://lnkd.in/dqpKzZq)
Peter Gabriel compose questo brano ispirandosi alla Cappella Rothko, dal titolo “Fourteen Black Paintings”
Cosce al vento
7 OttCosce al vento
sfreccia sulla sua Harley –
nella curva
del viale cittadino
da sotto il casco
il biondo dei capelli
Improvvisazione ascoltando Jim Morrison e Kurt Cobain
6 SetOriente occidente the end – this – my only friend – sotto la musica oriente che naviga
nel cielo musicale – sul palco – il microfono – neanche lo voleva fare il cantante –
invece bravo bello sexy – bella faccia da bambino – in barca serio – mai ride – e si muoveva –
si strusciava – quei tempi dei veri artisti tristi – 27 anni e finis – e le ragazze lo toccavano –
il corridoio – il corridoi incubo sogno fantasticheria – e poi vendono il mondo – chi lo fa? – come si fa? –
ci deve essere un errore – chissà com’è vendere il mondo – sapore – sopore – autunno che arriva –
si specchia nella pagina che scrivo – in questo quasi imbrunire – pomeriggio piovoso –
non c’eravamo abituati – e così ora scrivo di cantanti tristi e morti.
Mentre le vivi non sono ancora storie
26 AgoMentre le vivi non sono ancora storie.
Sono un misto di emozioni e sensi, pensieri, azioni e reazioni.
Dopo, ma anche dopo tanto tempo, la mente li organizza e diventano scene, brevi film
che vedi a occhi chiusi.
Ecco perché Kerouac prendeva sempre appunti. Dopo riaffioravano sotto forma di immagini in movimento. La prosa spontanea dà loro voce. Anche la poesia.
Le improvvisazioni di scrittura sono solo il registratore di immagini.
Improvvisazione sul tema : L’altrui elogio
25 AgoL’altrui compenso – elogio – affetto –
dicono che gli attori recitino per l’applauso –
posso dire anche gli scrittori –
per un like, un libro in più venduto, un lieto fine a un firma copie –
ma scrivono anche per l’elogio di se stessi a se stessi
quando riescono a scrivere sia con la testa vuota che piena –
testa vuota sta per sonno – stanchezza mala voglia –
piena non sta per ispirazione ma test piena di idee e ripetizioni –
pensiero che sta lì su se stesso e ancora ancora sa solo ripetersi
riprovarci – non a capire ma a non capire – voglia sopita –
intanto qui accanto asfalto caldo – gente che lavora – fa buche e poi le riempie –
parlano un dialetto veneto forse – perché no? – parlano un dialetto comunque e io non li capisco –
usano una macchina col motore che va va…fa buche?
non so ma poi si spegne-
e il cagnetto lì vicino smette di abbaiare –
ma solo una vocina ogni tanto –
il mio accanto a me si spulcia cioè si mordicchia il dorso freneticamente –
lo fa solo d’estate –
dicono che d’estate il pelo lungo è meglio per un cane –
ha meno caldo dicono –
mi si chiudono gli occhi – vorrei dormire
e forse lo faccio.
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