C’è un folla nella mia mente –
milioni di esseri brulicanti di vita
parlano
si dibattono
cercano la loro rinascita –
è una massa ventosa, confusa.
Si fa largo una voce
nel brulichio informe
di tante vite –
milioni di vite passate –
sono un turbile che gira, gira
e non si ferma mai,
non si può fermare.
ma al suo interno c’è una voce
una voce musicale,
un fremito
non di vita ma di gioia –
mi abbandono
su questo turbine di esseri
mi abbandono
su questo unico suono di gioia.
Tutto si affievolisce
va via
non c’è più –
cosa rimane?
la mente silente –
buddità che si fa regina
una fiammella minima
una fioca candela nella notte buia
nella notturna attesa.
lontano un rintocco lieve
che non chiama
ma semplicemente è –
si fa attendere
si fa contare –
ardono mille fiammelle
sull’altare d’oro
si accumulano le offerte.
Ora il rintocco
si fa più solerte
e si avvicina –
è qui per te ora
non più per tutti,
vuole essere ascoltato
chiama proprio te
cosa aspetti
ad andargli dietro? –
ti chiama più forte
e se non lo segui
di nuovo ci sarà l’errore
e strade sterrate piene di sassi.
Si accendono tutte le luci
non più fiammelle e candele
in templi e gompa isolati –
sono le luci delle città
dei sobborghi
dei quartieri abitati –
il rintocco si allontana –
qualcuno è ri – nato:
un bimbo nasce
una formica nasce
un cocodrillo
una scimmia
un rospo
anche una foglia
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