
Il re disse: «Può esserci rinascita là dove non c’è trasmigrazione, Nagasena?» «Sì, o re». «Ma come può essere? Fammi un esempio» «Immaginate un uomo, o re, che accenda una candela da un’altra candela, forse che la fiamma della prima trasmigra nella seconda?». «Certo che no». «Proprio così, grande re, c’è rinascita senza trasmigrazione». «Fammi un altro esempio». «Vi ricordate, grande re, di aver imparato, quando eravate ragazzo, qualche verso o altro dal vostro maestro?» «Sì, mi ricordo». «Allora quel verso trasmigrò dal vostro maestro a voi?». «Certo che no». «Proprio così, grande re, c’è rinascita senza trasmigrazione». «Molto bene, Nagasena».
La parola «trasmigrazione» viene dal latino tardo ed è stata coniata per indicare la trasmigrazione delle anime, cui è sempre stata associata, tanto che anche il Vocabolario Treccani la riporta come sinonimo di reincarnazione e metempsicosi.
La rinascita invece si applica ai capelli, alle piante e, in senso figurato…
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