Fare l’amore mi fa venire fame, disse dopo essere uscita dalla nostra camera da letto. La casa non era bella, era una casa da studenti, anche se ormai lavoravamo tutti. Lì avevamo vissuto insieme per tutta l’università, e così noi quattro eravamo rimasti in quell’appartamento anche dopo gli studi. Due coppie, neanche tanto affiatate tra loro, ma era troppo comodo economicamente per separarsi e trovare ognuno il proprio appartamento. Una mattina avevo incontrato Franca, una mia ex compagna di studi, c’eravamo abbracciate e poi lei mi aveva chiesto: mi presti la tua camera un pomeriggio? Abito ancora con i miei e lui è sposato. Non sappiamo mai dove andare a fare l’amore. Le avevo detto subito di sì, pur sapendo che Claudio, il mio compagno, poteva anche non essere d’accordo. Stavamo insieme da tanto, e a trent’anni forse ci saremmo dovuti sposare, mettere su una casa normale, smettere di vivere come studenti. Anche Marina e Giulio, l’altra coppia che viveva con noi, avevano la nostra stessa età. Lei faceva l’insegnante precaria, lui lavorava con me in una casa editrice, mentre Claudio era impiegato in comune.
Così la mia amica Franca uscita dalla nostra camera da letto insieme ad un uomo alto e bello disse: dopo fatto l’amore mi viene sempre fame. Lo disse a tutti e quattro noi di casa riuniti in quella domenica pomeriggio nel nostro soggiorno su cui si affacciavano le nostre rispettive camere. Avevamo un solo bagno e la mia amica e il suo bello vi si diressero dopo che lei mi aveva chiesto sotto voce dove fosse. Claudio, Marina e Giulio continuarono a leggere i loro libri, neanche alzarono gli occhi verso i due usciti dalla mia camera da letto. Non era una situazione imbarazzante, nessuno di noi la viveva in quel modo, però non volevamo neanche dare troppo peso alla cosa, cioè al fatto di prestare una nostra camera da letto a due per fare l’amore. Nessuno di noi proferì né in quel momento né in seguito: però che gente strana, potevano anche andare in un albergo. Invece non abbiamo detto né pensato niente di offensivo o moralistico verso la mia amica e il suo uomo sposato. Quando sono tornati dal bagno ho preparato per tutti thé e biscotti. Lei, la mia amica, ha ripetuto: quando faccio l’amore mi viene sempre fame. Dopo aver consumato la merenda se ne andarono. Più tardi lei mi telefonò, lui guida gli autobus, mi disse, come se questo fosse in qualche modo rilevante, ma non capii per cosa.
Fare l’amore mi fa venire fame, disse
30 GiuTre adolescenti
18 GiuTre adolescenti –
due maschi
e una femmina –
i due si sfidano
combattono
si lanciano sassolini
li schivano –
lei ha già capito
che deve solo ridere
Lei si fermò a guardare la luna
11 GiuAndavano come sempre
a comprare la roba
dall’uomo pelato –
ma lei nel cortile
si fermò a guardare la luna
(lui con un fischio la chiamò)
Un giorno entrò in classe uno
6 GiuUn giorno entrò in classe uno, magro, allegro, vestito con una tunica arancione chiaro. Aveva in mano alcuni libri di religione indiana. Non so come avesse fatto ad entrare a scuola. Spalancò la porta della nostra classe e disse guardandosi intorno: “Un giorno capirete come tutto questo sia inutile” e lasciò sulla cattedra un bel libro dalla copertina verde pieno di belle figure a colori. Lo lasciò lì e sparì.
In certi vecchi
2 GiuIn certi vecchi
ci vedi ancora il ragazzo-
come quello
appena passato in bicicletta
in bermuda e camicia a scacchi
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