Tutto ha da essere eterno
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la tua
Tutto ha da essere eterno
28 OttIl mondo di dentro, il mondo di fuori
26 MagIl mondo fuori
il mondo dentro –
troppo diversi
inconciliabili –
li adatti
ma sempre a scapito
del mondo dentro
I sogni
29 OttI sogni
scorrono nella mente
come un film –
con dei vuoti
o tagli
o cerchi bianchi
che bruciano
nella pellicola –
anche nella vita
Improvvisazione su “Torniamo alle persone vive”
4 OttTorniamo alle persone
quelle che le incontri
le guardi –
per guardarle
le devi cercare
telefonargli
anche messaggiarle, va
quelle persone
che un po’ ti secca cercare
vorresti ti cercassero loro
è vanità? Timidezza?
E’ orgoglio –
quelle persone che se non le cerchi tu
non ti cercano
e allora dopo un po’ le perdi
e cerchi di non dispiacertene
e ci provi e dopo
rimane solo un po’ di amarezza-
questo tra le persone “vive”
non quelle telematiche
che non esistono
davvero non esisto
io esisto
perché sto scrivendo
velocemente
sulla mia tovaglia a scacchi
mentre cuoce il risotto
e mi devo sempre alzare
e rompermi le scatole
a girarlo
—intervallo—
come ora che ho fatto un intervallo
per alzarmi
e andare a aggiungere
un po’ d’acqua nel brodo per il riso –
ecco
ho scritto in fretta
mi è venuta anche un po’ d’ansia
non so perché –
forse perché
pensare alle persone vive
un po’ emoziona
Essere visti
6 OttEssere visti
è più che essere amati –
essere visti
è essere riconosciuti
tra la folla
per strada
tra la folla dei “contatti” –
essere visti, riconosciuti
si può solo di persona –
essere amati capita
essere voluti bene di più
essere visti
riconosciuti
quasi mai
Un bellissimo documentario degli anni ’60 sulla scuola di scrittura di Boulder dedicata a Jack Kerouac
24 Feb
Contiene testimonianze dirette dei protagonisti della beat Generation; è presente anche Timothy Leary che dice cose stravaganti ma di grande interesse. Ci sono filmati dell’epoca davvero inediti sulla scuola di scrittura di Boulder dedicata a Jack Kerouac. Vi compaiono Ginsberg, naturalmente, ma anche Corso, Orlovsky, Waldman, Burroughs, gli studenti che la frequentano. Ci sono letture di poesie in mezzo alla strada, piccole manifestazioni contro la guerra interrotte da poliziotti che hanno la stessa età degli studenti e tutto sommato si comportano in modo gentile, li invitano a spostarsi dal centro della strada o li spostano di peso ma con maniere non violente.
Un mondo a parte quello beat-psichedelico-hippy nelle sue manifestazioni più spontanee, prima che il mercato se ne impossessasse.
Alla scuola di scrittura le lezioni avvengono in luoghi informali, tipo soggiorni con sedie e poltrone sparse qua e là. Gli insegnanti parlano come viene loro di fare lì per lì, in modo del tutto spontaneo, improvvisato, stanno in mezzo agli studenti, non c’è separazione tra gli uni e gli altri. Magnifico, teatrale, Ginsberg quando legge le sue poesie accompagnato dall’harmonium che suona anche bene. Burroughs, come dice Ginsberg nel commento al documentario sembra uno della CIA dai modi di fare calmi e prudenti. Adorante la sempre presente Fernanda Pivano che ascolta scegliendo un angolo della stanza in cui rifugiarsi dalla luce accecante di tanta genialità raccolta tutta insieme davanti a lei.
A volte nel ricordo
10 NovE a volte
nel ricordo
l’occhio si spegne
diventa opaco
va oltre
la terra dell’umano dolore
perché c’è un oltre
dopo aver percorso
la terra incognita
del dolore profondo
che non sapevamo esistesse –
è come avere sempre sete
anche se si è bevuto
acqua fresca pulita –
in quell’oltre dei deserti
e degli oceani
e dell’universo tutto
l’occhio si spegne
in un vuoto
che dura un momento
dove tocchi
la morte dell’altro
dove conosci davvero
cos’è morire –
poi la vita riprende
Giardino al tramonto
1 LugE’ solo un giardino emiliano
ma ascoltarlo
di sera al tramonto
ti sembra
una piccola giungla
Il destino
16 MarNon c’è il destino –
ci sono strade
che ci prendono
dove vogliono ci portano –
ci sono decisioni
che da sole decidono
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