di Adriana Gloria Marigo
«Bisogna tener l’anima ben desta» scrive nel capitolo Dell’esperienza nel terzo libro degli Essais Michel de Montaigne, in seguito a lunghe considerazioni su come sono fatte le leggi, sulla loro oscurità e sull’influenza che esercitano sugli uomini, passando a trattare — in un sorta di parallelismo simbolico tra l’astratto della legge dell’uomo e l’immanente della natura che tutto informa, compreso il pensiero — le leggi naturali da cui discendono usi e costumi, abitudini personali, e soffermandosi a scrivere della sua condizione di uomo avanti negli anni. Ma quella frase scritta appena dopo «tanto le Parche svolgono con arte la nostra vita»2 viene a consegnarci l’esempio della dinamica sottesa ai fatti che si snoda tra l’osservazione d’impossibilità a scegliere esaustivamente e l’osservazione di attuare come possibilità doverosa e irrinunciabile la tensione alla presenza, e la costanza della ragione.3
In quell’ultimo capitolo degli Essais…
View original post 1.980 altre parole
Lieta e onorata per la condivisione, gentilissima Dianella.
è stato un piacere, ho trovato l’articolo molto bello