un articolo molto bello sulle case degli scrittori russi
Prima di partire per la Russia, familiari e amici mi avevano avvertito: “Fai attenzione al portafoglio!”, “Non girare di notte”, “Ma che vai a fare a Mosca? Meglio San Pietroburgo”. Poi sono partito. Sono rimasto in Russia dodici giorni, non molto ma un tempo sufficiente per scrollarmi di dosso quei pregiudizi e rendermi conto che la realtà era un’altra.
Lo stagno dei Patriarchi, dove comincia Il Maestro e Margherita
Mosca d’estate è una città piena di luce, con un cielo immenso e i palazzi color pastello che ti infondono il buonumore. E’ una metropoli assordante che nasconde al suo interno strade di paese, dove regna il silenzio e aleggiano i fantasmi della storia. E’ una città pulita, funzionante e le persone che ci vivono sono ‘fredde’ solo in apparenza. I suoi abitanti, come anche quelli di San Pietroburgo, racchiudono due anime: quella europea e moderna, lanciata verso il futuro, e quella…
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